mercoledì 10 luglio 2013

E non disse nemmeno una parola, 4/5

Udite, udite! Primo libro del project ten books terminato! Per iniziare ho scelto "E non disse nemmeno una parola" di Heinrich Böll.
Böll è stato uno dei maggiori scrittori nella letteratura tedesca del secolo scorso ed uno dei massimi esponenti della Trümmerliteratur ("letteratura delle macerie"), che si sviluppò in particolar modo in Germania nel secondo dopo guerra e che si propose di descrivere la tragica realtà della ricostruzione.


Il libro descrive la storia di una giovane coppia, Fred e Käte Bogner, sposati ormai da quindici anni, che stanno però vivendo un periodo complicato: da mesi, infatti, Fred ha lasciato la moglie ed i tre figli, vivendo da amici e chiedendo soldi in prestito, perchè incapace di sopportare la povertà e l'angusta stanza nella quale la sua famiglia è costretta a vivere. Ancora profondamente innamorati, però, i due continuano a vedersi saltuariamente in squallide camere d'albergo, almeno fino a quando Käte scopre di essere nuovamente incinta e così, dopo un lungo colloquio notturno, Fred decide di far ritorno a casa.
La storia viene raccontata da entrambi i protagonisti in prima persona, facendoci così scoprire i loro pensieri e sentimenti più intimi, sullo sfondo di una Germania distrutta, resa ad un cumulo di macerie, ingabbiata tra le forze politiche cattoliche e quelle di un comunismo emergente che sembrano controllare la vita dei cittadini.
Fred è il prodotto di tale periodo storico: dopo aver partecipato alla guerra, torna psicologicamente distrutto dalla propria famiglia, incapace di riprendere la vita normale e di provare emozioni, se non indiferrenza ed odio nei confronti della società, tanto da disprezzare chiunque sia 'pulito', preferendo invece dedicarsi all'alcol e al gioco. 
Anche Käte è profondamente influenzata dalla realtà storica nella quale è immersa: distrutta dalla povertà, con un'insana paura del piacere e dell'amore, disprezza come Fred i rappresentanti benestanti della borghesia cattolica, arrivando a chiedere l'assoluzione dai suoi peccati come fosse una punizione corporale.
Böll rappresenta con straordinaria bravura, come sempre del resto, la tragica realtà di questi due individui, che diventano il simbolo della condizione dell'uomo nel secondo dopo guerra, riscoprendo alcuni valori fondamentali, quali l'amore, la fede ed la sacralità della vita.
Vivamente consigliato.

Nessun commento:

Posta un commento