La mia crisi è guardarmi intorno e vedere ragazzi e ragazze della mia
età senza sogni.
Giovani allo sbando, senza principi e valori, figli di una società
distorta dove l’unica cosa che conta è apparire. Devoti al dio-denaro e
dimentichi di tutto ciò che non sia materiale.
Giovani che non sono neanche lontanamente interessati al futuro di
questo Paese, relitto e fantasma di antiche glorie e splendori; che non
sono interessati ad informarsi, a cercare una soluzione comune per poter
tentare di cambiare le cose, o almeno provarci. Seguaci della massa, si
riempiono la bocca di parole delle quali spesso ignorano il
significato, vomitando giudizi su ciò che non conoscono.
La mia crisi è vedere come le nuove generazioni vengano fatte crescere
con un iPhone in mano piuttosto che un buon libro, educati sin da
piccoli all’ignoranza ed al materialismo.
Io credo che sia questa la vera crisi. Prima dei problemi economici e
degli scandali politici, bisognerebbe insegnare ai giovani d’oggi il
significato di parole come amor di patria, conoscenza e pudore.
E voi? Qual é la vostra crisi?