domenica 21 ottobre 2012

La mia crisi

Su Twitter hanno creato un profilo curioso (@LaMIAcrisi): ti chiedono di raccontare la tua crisi e condividerla sul loro sito, http://lamiacrisi.altervista.org/index.html. Io l'ho fatto:

La mia crisi è guardarmi intorno e vedere ragazzi e ragazze della mia età senza sogni. Giovani allo sbando, senza principi e valori, figli di una società distorta dove l’unica cosa che conta è apparire. Devoti al dio-denaro e dimentichi di tutto ciò che non sia materiale. Giovani che non sono neanche lontanamente interessati al futuro di questo Paese, relitto e fantasma di antiche glorie e splendori; che non sono interessati ad informarsi, a cercare una soluzione comune per poter tentare di cambiare le cose, o almeno provarci. Seguaci della massa, si riempiono la bocca di parole delle quali spesso ignorano il significato, vomitando giudizi su ciò che non conoscono. La mia crisi è vedere come le nuove generazioni vengano fatte crescere con un iPhone in mano piuttosto che un buon libro, educati sin da piccoli all’ignoranza ed al materialismo. Io credo che sia questa la vera crisi. Prima dei problemi economici e degli scandali politici, bisognerebbe insegnare ai giovani d’oggi il significato di parole come amor di patria, conoscenza e pudore. 

E voi? Qual é la vostra crisi? 

venerdì 12 ottobre 2012

Onorificenza, dove?

Oggi ho sentito alla televisione che il Premio Nobel per la Pace è stato assegnato all'Unione Europea, come riconoscimento per tutti gli sforzi che la Comunità ha fatto dal secondo dopo guerra ad oggi, per come stia lottando per l'unità, contro la crisi economica.
Per un attimo ho pensato stessero scherzando, c'ho quasi sperato. Ma dico io, fate sul serio? Il Premio Nobel per la Pace ad un continente?! Mi sembra tanto una presa in giro.
E la cosa mi rende anche estremamente triste. Dove sono finiti i buoni? Quelli che cercano di cambiare davvero le cose, in modo concreto? Quelli che con le loro azioni hanno cambiato il mondo, sono rimasti nella storia, hanno fatto aprire gli occhi alle persone? Stiamo davvero allo sfascio.
Che poi, questa cosa del Nobel all'Europa mi sa tanto di farsa: a chi è stato davvero dato questo 'premio'? Hai capi di Stato, che si arricchiscono alle nostre spalle, decidendo di salvare l'economia di un Paese piuttosto che di un altro? Alla massa di corrotti e lascivi che si fanno portavoce di valori fantasmi? O è stato dato a noi cittadini, schiacciati sotto il peso dei loro errori e dei loro imbrogli? 
Insomma, da quando il Premio Nobel per la Pace è diventato un contentino? Una sorta di premio consolatorio da dare a noi poveri europei, che sembriamo tanto essere gli sfigati della situazione.
Siamo diventati davvero tristi. L'umanità, è davvero diventata triste. 

lunedì 1 ottobre 2012

Oceano Mare, 5/5




 Il mare. Il mare come vita, come forza, come una delle più affascinanti meraviglie della natura. L'oceano mare infinito. Ed il mare come morte, come un mostro nemico dell'uomo, che distrugge e disperde vite.
E' questo che ci presenta Baricco: il mare.
Descritto in ogni sua sfumatura, esso viene considerato come il punto d'incontro e, forse, d'arrivo di ogni personaggio. Perchè è lì che si recano i protagonisti del racconto, sul mare. E' nella vecchia locanda Almayer che si intrecciano le loro vite: chi per scappare dalla realtà, chi per guarire, chi per trovare la fine delle cose, è lì che si recano tutti, sul mare.
Spazio e tempo sono indefiniti e la presenza del mare sembra porre la locanda in una dimensione quasi eterea ed immobile. I giorni passano ma nulla si muove e la vita trascorre tranquilla ed intoccata su quella spiaggia che è come un limbo. I personaggi vivono nella ricerca di sé e di quel qualcosa che forse non troveranno mai. Baricco in questo suo libro non ci spiega, non ci dice nulla ma semplicemente, racconta. Racconta del mare e dei sogni, ma soprattutto racconta della vita, di quanto essa sia dura ed imprevedibile e dolce e sacra nel momento in cui la si riscopre.
Nonostante lo stile particolare ed a volte pedante, così tipico di Baricco, il libro è un viaggio emozionante, che lascerà confusi e meravigliati dinanzi alla bellezza di questo Oceano Mare infinito. 
Assolutamente consigliato.